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La nanna è il mio peggiore incubo.

Quando arriva la sera, dopo la cena, mi assale un senso d'ansia.

Tutto è iniziato verso fine agosto, quando ho deciso di togliere definitivamente il seno a Dudi. Fino ad allora era il momento della giornata che preferivo. Ci preparavamo per andare a letto e lei dopo 10 minuti partiva per il mondo dei sogni.

Interrompere l'allattamento è stata una decisione ben ponderata. Ormai il seno aveva solo la funzione di coccola per farla addormentare, pero' sentivo di non potermi spingere oltre, fisicamente mi sentivo debilitata.

C'è voluta una settimana prima che Dudi accettasse la cosa e non mi è parso vero. Le aspettative erano molto basse, invece si può dire che la mia determinazione - per una volta - è stata premiata, perchè sono stata "seguita" dalla piccola nell'intento.

Le prime notti alternava l'inizio della nanna o in braccio a me (rigorosamente in piedi) o nel lettone dopo quei 19.452.867 minuti passati a leggere, canticchiare colonne sonore dei cartoni disney e coccolarsi a vicenda. Diciamo pero' che nella maggior parte dei casi - e la mia schiena lo può confermare - preferisce addormentarsi aggrappata a koala.

La cosa non finisce qui.

Un particolare che mi ha sempre fatta sentire una mamma imperfetta è l'orario di inizio della nanna. Uno dei fattori che causano questo ritardo è: il suo sonno leggero.

Mio marito rientra spesso tardi dal lavoro (dopocena per intendersi) e anche se entrasse in punta di piedi, qualcos'altro interromperebbe il rito della nanna: i passi pesanti della famiglia al piano di sopra, le campane (viviamo sotto un campanile che suona fino alle 22:30! 10 tocchi e 1/2!!)... Insomma non devo andare il picco di stanchezza e far si che la camera sia insonorizzata il più possibile per non perdere l'attimo giusto.

Ieri sera è successa una cosa troppo rara per non essere documentata. Dudi si è addormentata alle 21:05. Fino a qui tutto bene (direte), o almeno questo è quanto avevo lasciato a metà nella bozza scritta ieri sera alle 21:15, peccato che poi la nottata sia stata un'inferno.

Si è svegliata ogni ora lamentandosi. Voleva stare solo in braccio e io rigorosamente in piedi. Se facevo per coprirla o coprirmi, seguiva subito un lamento.

Non sono ancora riuscita a spiegarmi il motivo del suo pessimo umore. Sicuramente l'inizio dell'asilo nido ha inciso e probabilmente anche averla staccata dal seno a poca distanza dall'altra novità non ha giovato. Non avrei voluto metterle davanti due situazioni nuove vicine ma, anche in questo caso si è trattato di cogliere l'attimo giusto per interrompere l'allattamento e per me quello lo era.

Ora con il nido la sveglia varia dalle 7:00 (quando si sveglia da sola) alle 8:00. Dorme due orette dopo il pranzo e poi tutta una tirata fino alla cena. Speravo che la stanchezza la portasse ad addormentarsi presto la sera, forse non abbiamo ancora ben ingranato il ritmo anche perchè in un mese dall'inizio del nido ha frequentato solo una settimana - causa malanni!

Ad ogni modo cerchiamo di ripetere i soliti riti ogni sera. Dopo la cena - che a mano a mano abbiamo anticipato alle 19:00 - guarda qualche cartone mentre sistemo la cucina, segue il cambio pannolino e spazzolamento denti, lettura nel lettone e... "alzati e dondola, a volte dalle il biberon di latte, quando è crisi nera falle vedere altri due cartoni, ridondola un po', canticchia, prega e spera"... e poi alla fine crolla.

Potrete immaginare la stanchezza... Ho dormito più nei suoi primi 17 mesi di vita che ora!

Se avete qualche consiglio, sarò felice di leggerlo perchè se prima mi sentivo debilitata dall'allattamento, ora mi sento con la schiena rotta.

Spero che quando ci trasferiremo nella casa nuova - dove la sua cameretta sarà vicino alla mia - la situazione migliori. Nel frattempo metterò in pratica tutti i vostri consigli.

Chi è Claudia?

Classe 1988, sarzanese DOCG...

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